Nel 2004 la Regione ha promosso, assieme a tutti i Comuni capoluogo e a tutte le Province della regione, la costituzione della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime di reato con l’obiettivo di contribuire a limitare le gravi difficoltà che le vittime o i loro famigliari si trovano ad affrontare come conseguenza dei più gravi reati, quelli che provocano danni personali gravissimi o la morte della vittima.

Azioni prioritarie
  • Ad integrazione dell’azione di sostegno svolta dalla Fondazione, favorire la creazione di puntidiaccessoa livello locale (ovvero a rafforzare quelli già esistenti), intesi comespazi diascoltoeaccoglienza, al fine di fornire informazione, assistenza e sostegno alle vittime di qualsiasi tipo di reato perseguito dall'ordinamento italiano, senza distinzioni di genere, età, nazionalità, etnia, religione, condizione socio economica e sanitaria, o comunque fondate sulla qualità soggettiva della vittima, sulla natura del reato o su altre caratteristiche personali o oggettive.
  • Promuovere protocolli operativi tra istituzioni, strutture sanitarie, operatori socioassistenziali, uffici giudiziari, istituti scolastici, forze dell’ordine per assicurare la presa in carico della vittima in tutte le fasi di bisogno, antecedenti, contestuali e successive a quella giudiziaria, se esistenti, volte ad assicurare i diritti di informazione, sostegno emotivo e psicologico.
  • Sostenere equipe multidisciplinari costituite, di base, da professionalità appartenenti alle seguenti aree: giuridico-legale; socioassistenziale; medico-sanitaria, così da garantire un accesso sicuro, libero e gratuito all’utenza, creando così una struttura integrata e coordinata a tutti i livelli amministrativi che garantisca la massima efficienza del sistema, evitando ogni forma di vittimizzazione secondaria.