Beni confiscati alle mafie come patrimonio sociale
Una moderna politica di contrasto alla criminalità va organizzata anche mettendo in campo politiche snelle che trasformino i beni confiscati alla criminalità in nuove risorse da mettere a disposizione dei cittadini, della società civile e dei territori. Far nascere il senso del presidio del territorio da parte delle istituzioni in sinergia tra loro rappresenta una delle migliori risposte per il consolidamento della cultura della legalità. Ad oggi i beni confiscati alla criminalità organizzata hanno raggiunto negli ultimi anni in Emilia-Romagna una dimensione economica e finanziaria tale da rendere necessario un complesso di interventi per il loro recupero, valorizzazione e reinserimento nel circuito sociale. Si tratta di una forma di sostegno allo sviluppo territoriale che, facendo leva su una originaria situazione di svantaggio, trova il comune obiettivo di restituire alla collettività l’utilizzo di tali beni per finalità sociali. Obiettivi specifici saranno il risanamento, ristrutturazione edilizia, recupero e riutilizzo di beni immobili confiscati al fine di renderli effettivi presidi di legalità; l’aggiornamento, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna, della mappatura georeferenziata dei beni immobili definitivamente confiscati intesa come strumento di progettazione e pianificazione del territorio. Infine, verrà promossa l'organizzazione dei “campi di volontariato” per vivere l’esperienza del riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Per quanto riguarda il loro riuso si procederà con l’implementazione delle politiche di valorizzazione degli immobili sostenute dalla Regione sulle due tipologie di finalità sociali prioritarie quali: a) l’inclusione sociale delle persone che vivono condizioni di esclusione e marginalità (cittadini in situazioni di povertà, persone senza fissa dimora, vittime di violenza, etc.); b) la realizzazione di spazi pubblici per rendere servizi ai cittadini (servizi per l’infanzia, per i giovani, per gli anziani, per l’istruzione, la cultura, lo sport, etc.).
