Parole chiave
Termini chiave che definiscono le politiche regionali sulla legalità e la cittadinanza responsabile
La Regione Emilia-Romagna adotta un approccio integrato e multidimensionale di promozione della cultura della legalità in linea con la Legge regionale 28 ottobre 2016, n. 18 “Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell'economia responsabile”. Qui è possibile approfondire i termini chiave che definiscono l'approccio delle politiche regionali in materia di legalità e cittadinanza responsabile.
- Prevenzione / La prevenzione rappresenta il fulcro delle politiche regionali sulla legalità. Mediante lo stanziamento di contributi economici a enti e associazioni del territorio, la Regione supporta le attività di educazione, formazione e informazione orientate a diffondere la cultura della legalità tra i cittadini, gli studenti, i professionisti e gli operatori economici, i funzionari pubblici. L'obiettivo è fornire loro la conoscenza e gli strumenti adeguati per riconoscere i segnali di infiltrazione criminale nel tessuto economico e sociale, incoraggiandone la partecipazione attiva contro ogni forma di illegalità e malaffare.
- Contrasto / Il contrasto alle pratiche illegali e alle infiltrazioni criminali nel tessuto economico rappresenta un altro pilastro strategico delle politiche regionali sulla legalità. Attraverso l'adozione di specifiche misure, le politiche adottate in questo ambito mirano a creare un sistema in grado di anticipare il manifestarsi delle attività illegali e, dunque, di contenimento delle stesse, soprattutto nei settori economici considerati più a rischio di infiltrazione criminale come quelli dell'edilizia, dell'autotrasporto, del commercio e dell'agricoltura. Sono misure di questo tipo la promozione del rating di legalità delle imprese, l'istituzione degli elenchi di merito degli operatori economici, la diffusione della Carta dei Principi delle imprese, le disposizioni per il controllo della regolarità nei cantieri e negli appalti pubblici, la riduzione delle stazioni appaltanti, la promozione della responsabilità sociale delle imprese, il potenziamento dei controlli e della trasparenza nella pubblica amministrazione.
- Beni confiscati / La Regione affianca gli enti locali nella valorizzazione e riutilizzo degli immobili confiscati alla criminalità, offrendo loro a tal fine un supporto tecnico e finanziario. Promuove, inoltre, protocolli d'intesa con l'Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati (ANBSC), l'autorità giudiziaria e le università del territorio, per garantire una gestione e un riutilizzo sociale efficace di tali beni. Si tratta non di una politica che afferma pienamente la supremazia delle istituzioni democratiche, rovesciando il valore di tali beni da simboli del potere criminale a simboli di legalità.
- Vittime di reato / La Regione promuove interventi a sostegno delle vittime di usura e racket e sostiene l'impegno contro il gioco d'azzardo patologico a cui spesso è associato il rischio di usura .
- Analisi / L'analisi dei dati e dei fenomeni criminali assume un ruolo cruciale per l'efficacia delle politiche regionali sulla legalità, perché fornisce una base razionale per le decisioni e permette di orientare le risorse verso gli ambiti più vulnerabili. La Regione perciò promuove attività di monitoraggio e ricerca rispetto a tali fenomeni per consentire di indirizzare gli interventi di prevenzione e contrasto in modo mirato e non dispersivo.
- Collaborazioni / La lotta all'illegalità richiede uno sforzo congiunto e coordinato a vari livelli. A tal fine, la Regione promuove la collaborazione con le autorità nazionali di pubblica sicurezza e l'autorità giudiziaria mediante protocolli di intesa, con il mondo della scuola e dell'università, con le organizzazioni di volontariato e le associazioni di categoria e professionali. Partecipa inoltre ai programmi comunitari dedicati ai temi del crimine organizzato e aderisce ad "Avviso Pubblico", una rete di enti locali che si impegnano per promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.
